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predica decimaterza 327


ognuno nel suo grado1, la femina a lisciare sempre stia con vanità, sempre facci disonestà. L’uomo far sodomie, furti, giuramenti, spergiuri, tradimenti, falsi, omicidi, usure, rapine, odî. Così i fanciulli bastemiare Idio, dire ogni scostumagine; così i vechi dare male esemplo d’ogni peccato che sanno o possano; infine che ognuno facci e dica il peggio che può fare. Che manca, che resta ora? Sai che? L’inferno.

Settima, perseverare lungo tempo in fare ogni male e peccato ch’io t’ho detto; e se tu fai questo, ogni cosa va poi bene ben male. E se mai tu trovi popolo che abbi e facci questo che io ti dico, e capiti bene, dì ch’io sia uno smemorato. E se tu non credi a me, che questi vizi siano quelli che fanno disfare una patria o una provincia, va’, leggie nel Genesi a cap. vj, quando elli mandò il diluvio nel mondo per li peccati smisurati. Odi che dice: che con tutto che elli abi mandati de’ giudicî suoi molte volte et in molti modi, nondimeno non si leggie che mai mandasse al mondo maggior giudicio, solo per li peccati smisurati e assai; dove solamente otto anime furono preservate, tutte l’altre perirono del giudicio suo, per infino bestie, ucelli e animali; salvo che quelli che Idio volse che fussero riservati. O perchè lo fece tanto grande il giudicio suo? No ’l sai? — No. — Or odelo: Videns autem Deus quod multa malitia hominum esset in terra, et cuncta cogitatio cordis intenta ad malum Omni tempore, dixit: poenitet me fecisse hominem2. E solo questa fu la cagione che elli giudicò il mondo3, per

  1. Gli altri Codd., nel suo stato.
  2. E il vers. 5 del citato cap. vj del Genesls., conforme alla Volgata fuor che nell’ultimo inciso, che dice: poenituit eum quod hominem fecisset in terra.
  3. Cioè, lo condannò.