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tivo, elli fa e’ più grandi scalanbroni * che tu vedesse mai ! Elli non si saltarebero a pici giòliti. Isaia a xviiij: capitolo: Ascendit Deus super nubem levem^ et introivit in AegyptumD — Salì il Signore sopra la nuvila leve, et intrò in Egitto: — Giovanni dice: — Io viddi una nuvila candida. — Quale fu questa nuvila candida? Fu la carne pura di Cristo, la quale esso prese della gloriosa Ver- gine sua Madre, quando incarnò di lei di Spirito Santo,^ leggiera da ogni colpa. E però disse : Ascendit Dominus super nubem candidam et tevem : — Salì Idio ^ sopra nu- vila candida e leggiera ; — quando Verhum caro factum^ est; et Introivit in Aegyptum; et entrò in Egitto, quia habD tabit in nobis — E questo è per la nuvila, la quale nu- vila è veramente la luce del mondo ; e questo è per la splendida vita sua, tutta piena d’ ogni buono amae- stramento. Et esso stesso dice: Ego sum lux mundi:— Io so’ la luce del mondo, e senza me nulla si può fare; — imperò che esso Cristo fu il fondamento d’ ogni nostra buona operazione. Omnis Christi actio^ nostra est instructio — Ogni sua opera è per nostro amaestramento. — E però dico che la vita e la dottrina che egli ci ha inse- gnato, è suffiziente, operandola noi, a darci vita e gloria. Vide ergo nubem candidam. E sia per la prima verità. La siconda verità e condizione di colui che giudica, die essere in tranquillità. Quia ubi regnat affectus^ perii omne iuditium : — Due regna V affezione e la passione deir animo, manca e perisce ogni giusto giudizio. — E però dice Cato: Ira impedii anmum ne possit cernere ve-

  • ?eY calabroni. Gli altri Codd., scalabrone.

2 La Volgata invoco : iLcce Dominus ascendet super nubem levem^ et ingredietur Aegyptum. 3 Gli altri Codd., il Signore. 4 Cosi in tutti i Codici.