Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/345


predica decimaterza 309


chè chi non è savio non può giudicare mai bene. Noi aviamo a parlare starnane de’ giudicî i quali Idio manda. Iudicabit. Non crédare in Dio possa essere alcuno di questi difetti: se elli ti manda alcuno giudicio, non pensare nè crédare che in lui sia turbazione alcuna. Che se elli ti manda alcuno giudicio, elli el manda per punizione de’ peccati commessi. E debbi sapere che elli è tutto puro, tranquillo e savio. Le quali tre cose s’apartengono al vero giudice. Che elli die giudicare lui, ode Giovanni come cel dice chiaramente. Dice che die essere puro: Ecce nubem cAndidam: — Ecco la nuvila candida; — cioè pura senza alcuna macula. Quanta fu la purità di Cristo iesu? Pietro cel dice nella sua prima pistola al sicondo cap.: Qui peccatum non fecit, nec inventus est dolus in ore eius: — Però chè elli non fece mai peccato, nè mai in lui fu trovato alcuno inganno. — E però è detto, nuvila bianca e pura. La pura conscienzia ha due condizioni, che aopera nell’anima due cose. Sai che fa il gattivo? Fa prima la coscienzia agravare, e la siconda fa la conscienzia accecare. O Lucifero, che conscienzia fu la tua, quando tu facesti centra la volontà di Dio? Fu fatta grave e tanto grave, che più pesò la conscienzia tua, che non pesa la Montamiata1. E però cadesti di cielo nel profondo, chè per la gravezza tua non ti potè sostenere nè ’l cielo nè la terra; e però andasti al profondo; e questo non fu se non per la gravezza del peccato tuo.

Sicondo, dico, fa accecare: Excaecavit eos malitia eorum. Coloro che so’ più savi, essi cascano in peccato: più so’ accecati, e più diventano pazzi nella loro malizia. Oh, quando elli è uno savio, et elli casca e diventa gat-

  1. Espressione già usata dal Santo nella predica settima (V. a pag. 182 e in nota).