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nmn ^ super nuhem: Mitte falcem tuam et mete, quia venit ; hora ut metatur^ quonim aruit messis terrae. Et misit qui sedehat super nuhem falcem suam in terram^ et demessuit ter- ram Dice : — Io viddi una nuvila bianca, e sopra alla nuYila sedeva uno simile al Figliuolo dell’uomo, et avea una corona in testa d’ oro, e prima aveva una falce in mano, acuta. Et un altro angiolo uscì del tempio, gridando con grande voce a quello che sedeva sopra il trono so- pra la nuvila : Mette la tua falce in terra, e mete^ im- però che egli è venuta 1’ ora del miètare, però che egli è matura la biada. E quello che sedeva sopra la nuvila, misse la sua falce in terra, e metè la terra a tondo a tondo. — Nel quale parlare di Giovanni, et anco David ci s’ acorda, tre visioni ^ ci so’ dimostrate. Prima: giudiciale maestà; ludicabit. Siconda : giudiciale verità ; in nationibus. Terza : giudiciale equità; implebit ruinas^ conquassabit ’ capita in terra muUorum. Prima, vediamo iudiciale maestà. ludicabit’ dice che i elli giudicarà come elli sempre giudica. Quello il quale ! giudicarà, è lesu, index iustus. E1 giusto iudice die avere tre cose. 0 quali ? Ode Giovanni nel della sua Ca- i iionica, dove elli dice che il vero giudice a volere giudi- care drittamente gli conviene avere tre cose : Prima, che elli sia puro. Sicondo, che elli sia tranquillo. Terzo, che elli sia savio. Cioè, che sia puro senza alcuno peccato ; che elli i sia tranquillo e non con animo turbato; che sia savio , \ t Le parole super tronum non sono della Volgata. 2 La Volgata : et demessa est terra» 3 11 Cod. Sen. 5, tre visioni., e sonci dimostrate. II Cod. Fai.: t ire visioni ci so^ accordate e dimostrate.