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predica decimaseconda | 301 |
insieme l’uno coll’altro fatto una cosa, che per niuno
modo si può mai partire? Così so’ similemente questi
maladetti sèttaiuoli; so’ tanto stretti e serrati e comunicati
insieme, che per niuno modo mai si possono spartire
l’uno dall’altro.
La settima è condennazione. Et tenentes se nequaquam separabuntur: — che poi che eglino vogliano tenersi insieme, mai non saranno partiti l’uno dall altro. — E dicovi che altra volta io predicai di queste porti e di queste sette1. Doh! volete voi ch’io v’insegni che mai tra voi sarà divisione? Voi guelfi tenetevi insieme da un canto, e voi ghibellini dall’altro, et ognuno si strènga co’ suoi. Io vi prometto che se voi vi tenete insieme in questa vita, voi mai non sarete sparti nell’altra, ma sempre arete una unione tutti in uno volere; imperò che Iddio vi giudicarà tutti in inferno, e sarete tanto comunicati, che se bene voi vi voleste separare l’uno dall’altro, voi non potrete. Tu puoi nel mio dire bene avere compreso di questo cavallo e di colui che il cavalca; il quale t’ho detto che è lo sterminatore d’ogni bene, come tu hai udito; e anco hai veduta dell’arme della corazza sua, e come elli è aparechiato questo sterminatore a darci ogni sterminio, che a lui è possibile di darci. E basti per la seconda conclusione.
La terza conclusione si è giustizia aparechiata. Testimonia tua credibilia facta sunt nimis; e questa è terribile commissione: dove tu vedrai tre verità, le quali vengono da lui. Prima, guerra seminare. Siconda, uomini amazzare. Terza, paese e patrie disfare.
La prima è guerra seminare: dove t’è detto: et datum est ei absumere pacem de terra: — È dato a questo ster-
- ↑ Il Cod. Sen. 6, e la stampa, e di queste sette, lo dissi: doh! ecc.