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VITA DEL SANTO XXV detta voragine della usura, cliè è quella che disfa le case, le città e le provincie. Avendo una mattina predicato in santa Maria del Fiore, de’ contratti e delle restituzioni, e massime del Monte^ e delle dote delle fanciulle, nendo una sera, come era sua usanza alcuna volta, dai cartolai, s’ abbattè a caso che v’ era messer Giannozzo Manetti. Disse a santo Bernardino : — voi ci avete man- dato tutti a dannazione. — Egli rispuose : — io non vi mando persona, e i vizi e mancamenti degli uomini sono quelli che ve li mandano. — Cominciò a entrare con santo Bernardino in sul contratto delle dote, dove il ca- pitale istà fermo. Santo Bernardino provò per potentis- sime ragioni, questo contratto essere illecitissimo. Dipoi disse che questo contratto delle dote delle fanciulle, dove il capitale istà fermo, era più cattivo contratto, che non era quello di giudeo che prestava colla veletta rossa. Così gli solvette tutti i dubbi , e con una grandissima ^ umiltà, in modo che messer Giannozzo ‘ Manetti, e tutti quegli che v’ erano , ne rimasono assai soddisfatti. Ogni dì venivano a lui infiniti per consiglio o di contratti o di restituzioni o di altre cose ; a tutti soddisfaceva. E a fine che ognuno gli potesse vedere più chiaro, Qompose uno degno libro, che lo intitolò De restitutionenel qual libro tratta tutte le specie de’ contratti leciti ed inleciti, e la forma dell’ uno e dell’ altro ; dove molti c’ erano drento X assai. E santo Bernardino alquanto più istretto in questi contratti, che non è 1’ arcivescovo Antonino.^ r 1 Vuol dire, del Monte Comune , dove si tenevano i Libri del Debito che lo Stato aveva verso i cittadini, e delle piaghe, o interessi, che loro si corrispondevano. Nel primo tomo delle opere , i discorsi dal XXXill al XL trattano r argomento della restituziono. 3 Nel secondo tomo i discorsi dal XXXII al XLV contengono la dot- trina de’contratti e delle usure.