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predica decimaseconda |
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stigano i guelfi, anco so’ manigoldi di Dio. Et anco s’è veduto e si vede di molti cavalli, i quali so’ usi in battaglia, crudeli in lor medesimi, che quando sentono una trombetta, tutti si strugono, e non si possono tenere; tale è la volontà d’èssare alle mani nella battaglia. Elli non mangia biada per la volontà grande; chè egli fremisce, e tutto si consuma. Similemente fanno gli uomini crudeli e omicidiali1, i quali so’ usi di fare omicidi e rubbarie, tradimenti, che per la volontà loro iniqua come ellino sentono una cosa, tutti si consumano della volontà di comméttare qualche male, e mille anni lo’ pare di méttarla in opera; e perchè la volontà loro è grande e pessima, eglino non possono nè mangiare, nè bere, nè avere niuno riposo, se non commettono qualche pericolo. Così fanno simile tutti i soldati e uomini d’arme: tanto godono, quanto peggio odono e fanno. E dico che io ho considerato più volte di questi uomini d’arme: io ho avuto voglia grandissima e ho di vedere una volta uno campo, quando so’ in battaglia. Ma io l’ho già considerato, come egli debba stare; chè si può comprèndare per lo opposito per li servi di Dio. Che quando io penso quello che fanno i servi di Dio, i quali sempre pregano Idio, e racomandano a Dio tutte le creature del mondo, e racomandano i buoni che Idio li conservi, e racomandano i gattivi, che essi si ravegghino et eschino del peccato loro, pregando Idio che abi misericordia inverso de’ peccatori. E come io considero di costoro, così considero di quelli che servono al diavolo, i quali per le malignità loro io sento gridare: — io vego disagio: io sento sospetto. — Io considero di quelli che muoiono di fame; chi muore2 di sete, chi di puzza, chi di caldo,
- ↑ Gli altri Codd. e la stampa, micidiali.
- ↑ Meglio degli altri Codd. e della stampa che leggono: che muoiono.