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predica decimaseconda | 289 |
bene a udire. Ohimè, che stamane non ce ne so’ venuti come sogliono, e ben me ne ’ncresce, ch’io non ve ne feci avisati; e tu donna l’hai lassato nel letto! Chè è tanto utile cosa questo a sapere a una città parziale; chè una predicazione a questo modo detta, potrebe esser tanto utile, che sarebe atta a campare Siena da ogni grande pericolo; e a uno che non l’ode, potrebe essere tanto dannoso a non udirla, che sarebe possibile di guastarla. E però dico, che sarebe stato molto buono d’averceli menati; che forse mai non ve ne sarà predicato in questo modo: chè non arete ogni volta uno che vel canti chiaro, come vel canto io; nè anco forse gli sarà dato, che elli possa dire, come posso io. Adunque, a quelli che ci so’, dico: state attenti a udire i giudicî di Dio, mandati per lo sterminatore, e domane potrete sapere il tempo, quando díe essere lo sterminio di una città, che a uno dì il cognósciarete; e dico non saranno sogni: se io non vel pruovo colla Scrittura in mano, non mel credete.
La siconda divisione1 è di terribile dispensazione. Mirabilis in altis Dominus; del quale2 noi vedremo tre luminose verità. E però, o città di Siena, ephphetha, apreti e intende a la tua necessità. Prima; uno cavallo aparecchiato e sellato. Siconda; il capitano mandato. Terza; il capitano tutto armato. Prima vede il cavallo sellato et aparecchiato, dove dice: Ecce equus rufus: — eco uno cavallo rosso per lo manigoldo di Dio. — I manigoldi di Dio so’ i soldati, e qualunque gastiga i gattivi. Così quando una parte gastiga l’altra, so’ manigoldi di Dio: quando i guelfi gastigano i ghibellini, o i ghibellini ga