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predica decimaseconda |
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giudicî so’. Ode in Ieremia al primo cap. Facciamo ragione che elli sia in su la torre, e Idio il chiama e dice: — Oh, oh, oh, oh, Gieremia, oh, de la torre, vide: che vedi? — Ollam succensam ego video, et faciem eius a facie aquilonis: — Io vego una pignatta e sottovi molto fuoco, ed è volta verso l’aquilone. — Ben dici, disse Idio: Ab aquilone panditur omne malum: Dall’aquilone viene ogni male. — Che ti dimostra l’aquilone? Intendesi lo sterminatore dal quale viene ogni giustizia preparata da Dio; e voglia Idio che questa vostra città non sia di quelle che Idio punisce colla sua giustizia, e che ella non sia la pignatta dove è sotto il fuoco, che la fa poi bollire. Sai, quando si leva il romore, che ogni cosa bolle! Doh! Io vorrei èssare inteso senza favellare; tu forse mi puoi intèndare; chè tal cosa s’intende, che non si può dire. O donne, che molto sta a voi, sapete voi, quando il pignatto bolle, non lassate mai rómparvi la schiuma, che se si rompe, mai non è buona a cucina. E voglio che basti per la prima parte principale di terribile considerazione. Mirabiles elationes maris. Mirabili so’ l’onde di questo mare di questo mondo; che so’ tanto grandi queste onde, che ascendunt usque ad coelos, et descendunt usque ad abyssos1. Quelle salgono2 insino al cielo per superbia, e quell’altre discendono insino al profondo: umiliazione. Anima eorum in malis tabescebat3: chè si distrugono le città per le maledette divisioni. Or elli ci conviene intrare a campo, dove noi vedremo lo sterminatore com’egli è fatto. A le mani4. O fanciulli, state
- ↑ Salmo cvj, vers. 25.
- ↑ Gli altri Codd. e la stampa, sagliano.
- ↑ Salmo cvj, vers. 26.
- ↑ Vivacissimo modo è questo per significare: orsù cominciamo, mettiamoci all’opera (M).