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272 | predica decimaprima |
a tutti dimostrando el vizio suo, vi dico per parte di Dio, che tutti v’asteniate di non offèndare il Creatore; e se l’hai per lo passato offeso, và’, torna all’amenda, e non voler seguire più il vizio, ma seguita la virtù. Aspetta più ratto da Dio la gloria per lo ben fare, che la pena per lo mal fare. Ciascuno si rimiri in sè; se elli è imbrattato di vizi, vada cercando la virtù e con essa si rimanga.
Non vedi tu che quando tu hai imbrattata e salava1 la camicia, che tu la fai lavare per averla poi netta e monda di ogni bruttura? Come tu fai dalle cose materiali, così vuole Idio che tu facci delle spirituali. Idio vuole che quando la tua coscenza è imbrattata di niuna macola di peccato, che tu la lavi e mondi di qua in questa vita. Non volere aspettare che Idio ti batta lui; chè le battiture sue sò altre battiture, che non sò quelle della lavandaia quando batte la camicia tua, sai, colla mazza, e da’ e lava e batte e lava, e tanto fa così, che o di qua, o di la’ si converra’ che tu sia flagellato, se sarai con macola. Imperò che questo Idio vede il peccatore iniquo in questo mondo, ostinato volere stare nel peccato, elli ci minaccia, dicendo: — io ho avuto pazienza in aspettare già cotanti anni; non che elli si sia tirato adietro dal mal fare, ma egli ha fatto sempre peggio. — Elli minacciandoci, dice: — io mi vendicarò de’ mie’ nemici — E però a chi toca, dico: aparecchiatevi alle fadighe, voi che fate contra a Dio e che perseguitate i buoni: E se de’ buoni ci so’, potranno dire come
- ↑ Parola prettamente del dialetto antico senese, e significa sporca, sucida. Pare che possa derivare dal francese sale, salir. Anche S. Caterina la usò. Vedi il Vocabolario Cateriniano (M).