Apocalisse al IV cap.: Vidi, quod aperuisset agnus unum de septem sigillis1, et audivi unum de quattor animalibus, dicens tamquam vocem tonitrui: veni ed vide. Et vidi. Et ecce equus albus, et qui sedebat super illum habebat arcum, et data est ei corona, exivit vincens ut vinceret. Et cum aperuisset sigillum secondum, audivi secundum animal, dicens: veni et vide. Et exivit alius equus rufus: et qui sedebatu super illum datum est ei, ut sumeret pacem de terra, et ut invicem se interficiant, et datus est ei gladius magnus: et cetera. E così dice di quatro animali. Questi medesimi animali anco li vidde Ezechiel profeta al primo cap. L’uno era simile al lione; l’altro simile al vitello; l’altro simile all’uomo; l’altro simile all’aquila, che stava di sopra. Dice Giovanni, che ’l primo animale era simile al lione; significa superbia, e dice cavallo bianco: l’altro è simile al vitello: significa uccisione; e Giovanni dice il cavallo rosso: e questo ci bastara. El terzo dice che è simile all’uomo; significa......El quarto è simile all’aquila; significa........2 Dice Giovanni: viene e vede: o cittadino, ephphetha; apre gli orechi et apre gli ochi. Oltre:io gli ho aperti. Che vedi? Ecce equus albus, et qui sedebat super eum habebat arcum. Aveva in mano un arco, ciò è superbia, dicendo: andiamo ad uccidere. Et un altro cavallo fu anco veduto il quale era rosso, e colui che sedeva sopra lui aveva podestà non méttare altro che guerra in terra, et aveva il coltello in mano, acciò che l’uomo ammazzasse l’altro. O cittadino, doh! considera, considera quello che ti bisogna: ephphetha, che
- ↑ I Codd. e a stampa, signaculis. Noi emendammo il Testo con la Volgata.
- ↑ Queste lacune sono nei Codici. Oltre a questo, pare che in tutto il capitolo presente non corra chiaro il senso: difetto forse dei menanti (M).