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rabili sonno l’onde del mare, e mirabile è Idio, che sta di sopra. — E sogiogne: Testimonia tua credibilia facta sunt nimis: — Le testimonianze tue so’ fatte a noi credibili, imperò che noi il vediamo tutto dì. — Dice che so’ mirabili l’onde del mare. Che cosa è il mare? Il mare è questo mondo: l’onde del mare so’le cose come fa il mare coll’onde sue: quando so’ basse; l’una va in qua, l’altra va in là; l’altra in giù, l’altra in su; nè mai sta fermo. Simile fanno le cose di questoche ci sonno dentro, le quali mai non stanno ferme, sempre ondegiano, mondo; niuna cosa ci sta ferma. Tu hai veduto e vedi in questo mondo: tale ha stato grandissimo, e poi n’è cacciato e messo al basso: tale è rico, et in poco tempo è povaro: tale è alto, poi va in basso: che è libaro, poi stroppiato: che ci va all’adietro, chi ci va innanzi1. Non comprendi tu èssare grandi2 l’onde del mare di questo mondo? — Sì. — Quanto è più mirabile il Signore che sta di sopra! Ieri io ti dissi delle testimonianze, che Idio dimostra in questo mondo a coloro che mal vivano: oggi anco n’udirai più. Mirabilia iudicia Dei, abyssus multa. Dice il tema nostro, Che Iesu levò li ochi in alto al cielo. Ingemuit: dice che pianse. Perchè piagni tu, Signore? — Perchè io t’amo, e perchè tu levi gli ochi in alto anche tu, domandando grazia a Dio. — Io dico a chi vuol essare aitato, e non aspettare quando eli vorrà punire il peccato vostro. E perchè vide che di quegli erano, che non si vorranno corrègiare, anco di loro pianse: ma pure chi sarà ostinato, sarà punito da Dio. E che punizione sarà? Odelo in Giovanni nello

  1. Il Cod. Sen. 6, allo rieto e allo innanzi.
  2. Gli altri Codd. e la stampa, mirabili.