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XI.
Similmente tratta delle parzialità1
Suspiciens Iesus in coelum ingemuit, et ait illi: ephphetha, quod est adaperire (Iterum ubi supra). Le parole preallegate, dilettissimi, so’ quelle proprie del dì d’ieri occorrenti in tal dì, e dicono in volgare: che levante Iesu gli ochi in cielo, unde veniet auxilium mihi, egli incominciò a piangere, e disse: ephphetha. — O Siena, apre gli ochi, apre l’orechie a voler udire et intendàre e vedere la tua salute! Ephphetha. Noi diremo alcun dì di questa materia, e diremo di cose le quali so’ molto necessarie, e credo coll’aiuto di Dio vi saranno molto utili. E però come Iesu benedetto dice, ephphetha; o popolo sanese, apre gli ochi e vede dove tu capiti, se tu non ti guardi: apre l’orechie, e ode la tua salute, e mettela poi in operazione. Mettiamo mano.
Tu hai a xcij salm. di David, volendoci insegnare quello che noi dovaremo sempre pensare2, dove dice: Mirabiles eletiones maris, mirabilis in altis Dominus: — Mi-