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264 predica decima


vidi l’impio levato in alto come uno cedro in Libano; — e poco poco stei, et io no ’l viddi più, che sparì via. Cerca, cerca costui, non si truova nel mondo, che egli era stato tagliato a pezzi, perchè elli era parziale. O forse che egli sarà andato in paradiso? Io miro, anco no ’l vego1. O forse egli è in purgatorio? Anco miro, e non ve ’l trovai2. O dove sarà costui? Nel mondo non è, nel paradiso non è, nel purgatorio anco non è. O dove può èssare costui? Sai dove il trovarai? Sarà a casa de’ diavoli, in inferno, e con loro si riposarà eternamente! Anco usciva della bocca loro, solfo: solfo tanto vuol dire quanto putidèro3 e bruttura del male che sempre egli dice: et è tanto acciecato che, con tutto ciò che elli dica male, a lui gli pare di dire bene. E questo basti per la siconda parte principale.

La terza parte e conclusione, dico; che chi con operazione tiene parte, eli sta nelle mani del diavolo. Non c’è in questo mondo se non di tre ragioni uomini, di cui potiamo parlare. Primi so’ coloro i quali hanno parte senza parte, che so’ tanto uniti, che mai non si partono, nè vogliono udire che cosa sia parte. O Vinegia, che già tanto tempo hai retto e governato te medesima: ebbene, tu non vuoi già èssare di quelle che capitano male; tu vuoi vivare come tu debbi4. Sicondi so’ coloro che per lo passato so’ stati parziali con boca, con cuore e con opera; ma per lo avenire non vorrà fare più così, anco questi saranno aitati da Dio. Terzi

  1. Gli altri Codd, e la stampa; anco non lo veggo.
  2. Il Cod. Sen. 6 e la stampa, anco vi vo e non vel trovo: il Cod. Sen. 5, anco mirai e non vel trovai.
  3. Cioè, nota il Milanesi, un composto di putrido e di fetente.
  4. Bella e meritata lode alla regina dell’Adriatico, dove meno che in altra città d’Italia durarono le divisioni e le parti cittadine (M).