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262 predica decima


vogliatevi ravedere, e ricevete le parole che voi udite e che voi cognoscete che so’ vere, e mettetele in operazione; che ciò ch’io dico dovete vedere apertamente èssare vero. Dice Giovanni sopraddetto: Et capita equorum erant tanquam capita leonum. Dice, che — i capi loro erano come capi di leoni, — cioè so’ capi di diavoli tutti coloro che tengono parte.

Ogni volta che uno buono vorrà vivare santamente e dirittamente, ogni volta che vedrà un parziale che sia capo, gli parrà vedere mille diavoli; il quale vorrebbe vivare sotto il timore di Dio, e non sotto il timore del mondo. Inde Ezechiel a xviiij cap.: Leo factus est: — Egli è fatto un leone crudele e audace. — La condizione è malva— gia, e però disse David: Susceperunt me, sicut leo paratus ad predam1. Egli è fatto come uno leone, il quale è devoratore d’uomini che vogliono o per forza o per minaccie o per amore signoregiare altrui. Quanti si so’ fatti guelfi e ghibellini per paura! Quanti ancora per avere della roba del mondo! Che ho trovati soldati che per avere denari se egli è stato guelfo, s’è fatto ghibellino, e così un ghibellino s’è fatto guelfo: che io l’ho detto già a loro; voi siete migliori parziali che molti altri, i quali vi rimovete per avere denari, da guelfo e ghibellino in uno punto. I quali molte volte mi dicevano: — Doh! frate Bernardino, sievi racomandato il pòvaro sacomanno2. — Non fanno così gli uomini parziali, che aspettaranno talvolta la morte per vénciare lui e per amore de la parte

  1. Salmo xvj, vers. 12.
  2. Saccomanno è parola che nei primi tempi della milizia italiana non aveva propriamente il tristo significato che ebbe poscia. Valeva uomo dell’esercito incaricato del raccogliere vettovaglie. Ma quando le guerre divennero una ladronaia, il saccomanno si cangiò in soldato che mette a ruba l’altrui (M).