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predica decima | 259 |
do esso vedeva queste tali sipolture scritte, requiescat in pace, egli guastava quella A, e ponevavi E, e poi diceva, requiescat in pece in pece 1, — a casa calda: loro però. E qui hai compreso di chi può èssare capo d’una legione, ha una legione di diavoli che ’l signoreggiano.
Terza conclusione. Vediamo che arme porta colui che cavalca. Colui che cavalca porta la panziera, la quale se tu la consideri, ella è una camicia di ferro aconcia per modo, che la spada non la può guastare dandole di taglio, ma di ponta sì; e anco di ponta la lancia, e anco i guirettoni2, e le saette. Oimè! Se’ tu parziale? Arai questa panziera: guai a te! Inde David: Sagittae potentis acutae cum carbonibus desolatoriis3. Le saette potenti acute le quali Idio mandarà centra di te, il quale porti tali panziere. Doh! non aspettate i giudici di Dio; ma siate uniti e amatevi insieme con carità; che se voi non sarete uniti insieme, la lancia e le saette di Dio passarano questa panziera, e andrà il colpo insino all’anima, che la mandarà poi a casa del diavolo.
Hai tu posto mente come sta la panziera? Elli è una maglia incatenata coll’altra, e quella coll’altra, et in ogni maglia è il legame per modo che l’una tiene l’altra. Così si fa la panziera, come voi fate questi parziali. Come tu tieni parte, subito s’è fatto una maglia che t’atachi a quell’altra, e quello s’ataca a quell’altro, e così a poco a poco si fa la panziera. Sai a che si vede? A’ consigli che voi fa