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predica decima 251


che il bene, e solo questo sarebbe suffiziente a farti dannare per lo male che si tira dietro degli altri; benchè anco forse ci sarebbe qualche buona persona che non lo credarebbe; pure tu colla tua parola se’ cagione di molto male, benchè non avessi pensiero di farlo. Così, voglio dire, è simile di colui che dice: io tengo dal guelfo o dal ghibellino; con tutto che non fusse vero; dico, per lo scandolo che tu dai al prossimo, tu vai a casa calda. Sicchè o vuoi per piacere, o vuoi per temere o per solazzo, in ogni modo pecchi mortalmente per la ingiuria che tu fai a Dio. Dice colui: — Oh, io non farei così a Dio! — Rispondoti per boca di santo Matteo al xviij cap.: Quod uni ex his pusillis fecistis, mihi fecistis1; Se tu hai dato scandolo a uno di questi miei minimi, tu l’hai dato a me. E però questa è regola generale: ogni volta che tu se’ cagione di niuno peccato mortale, tu vai a casa del diavolo, tu et anco colui che ti crede, e per quello si muove anco lui a fare contra la volontà di Dio. E vedi che sola la boca ha fatto questo peccato, imperò che il cuore non vorrebbe fare, nè farebbe tal peccato. Ode che dice per autorità: Gladius in labiis eorum et qui loquitur in ore suo, et gladius in manibus eorum. Dice di colui che parla solo colla boca e non col cuore: dice ch’egli parla cor un coltello che taglia i vivi con odio da l’uno taglio, e dall’altro taglia i morti, i quali so’ nel peccato colla operazione.

Terza conclusione di colui che con operazione opera niuna cosa per cagione e di parti, o guelfi o ghibellini, egli vanno a casa del diavolo. E così il provarò per ragione e per autorità e per essemplo.

  1. Non trovo che la Volgata dica a tal modo, ma bensì: Qui autem scandalizzaverit unum de pupillis istis, qui in me credunt, expedit ei ut suspendatur mola asinaria in collo eius ec.