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250 | predica decima |
essemplo al prossimo; chè per tal parola talvolta è creduto il suo dire. E che credi che facci, se tu se’ creduto per le tue parole? Grande scandolo puoi fare; e però dico tu fai peccato e grandisssimo. Ode l’autorità. Comanda Cristo in santo Matteo al xviij cap.: Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona, et glorificent patrem vestrum qui in caelis est: qui autem scandalizaverit unum de pusillis istis ec.1 — Riluca la vostra fama fra gli uomini, acciò che sia veduta da loro la vostra buona operazione, e che nell’opera vostra sia glorificato il vostro padre, il quale è in cielo; e che mai voi non facciate nè diate scandolo a niuno. —
O tu, o donna, scandalizzasti? — Si. — Egli è di bisogno che una macina ti conduca allo inferno, se già tu non ripari, come tu puoi riparare: imperò che per ciancie o per altro modo, se hai scandalizzato, tu hai fatto contra alla volontà di Dio. Doh! piglia questo essemplo. Se egli venisse2 pagani o infedeli, e intrassero in questa città, che siamo tutti battezzati cristiani, et egli ci fusse pure uno del centonaio che dicesse per ciancie: — io mi so’ partito da la fede; — overo il dicesse per campare la vita; per qualunque modo tu il dici, o per ciance, o per verità, tu vai a casa del diavolo, morendo in tale stato. Simile: se una di voi, donne, si levasse ritta del mezzo della predica, e dicesse: — io vorrei stanotte dormire col tale; et egli fusse un bel giovano, et anco tu essendo bella, tanto peggio; dico che questo tuo dire è suffiziente a farlo crédare a molta gente; imperò che la gente s’achina3 più a crédare il male