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predica decima | 243 |
contra alla carità di Dio; sì che l’uno di costoro va a Dio, e l’altro va al diavolo.
Quando si comincio la fede nostra, dice, erat cor unum et anima una. Era tutta la chiesa dei fedeli un corpo et una anima; e così doviamo essere tutti insieme con carità et unione. Colui che ha in sè la divisione non può essere di questi dell’unione, però che essendo parziale, è spartito dal corpo della santa Chiesa, e non gli vale niuno merito della Chiesa. Simile. Non sai tu che t’è comandato da Dio, che tu ami il prossimo tuo come te medesimo? Dilige proximum tuum sicut te ipsum. Vede ora tu medesimo come tu ami il tuo prossimo, avendo in te le parti. Amilo tu come te medesimo co la parte? No. Ma se tu l’ami, l’ami diviso. Considera come tu ami te, L’amore che tu hai in te non è diviso da te: anco è unito a te in te; così debi amare il tuo prossimo come tu ami me, imperò che tutti siamo prossimi l’uno dell’altro. Ode Pavolo apostolo1, come cel dice bene: Quoniam sumus invicem membra. Noi siamo tutti membri della Chiesa di Cristo, e Iesu Cristo è nostro capo. Or piglia questo essemplo. Vorresti tu che egli si partisse la tua memoria dalla tua volontà? — No: — nè anco la volontà dall’intelletto. Tutte queste stanno dentro in te. Non vorresti mai che l’uno si partisse dall’altro.2 Ma di fuore di te, vorresti tu ch’egli si partisse l’uno ochio dal corpo, e l’altro rimanesse? Simile: si partisse l’una mano o ’l braccio da te? — No. — Dunque come non vuoi divisione in te, così no ’l volere col prossimo; e se tu