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240 predica decima

— Standomi io così di piano1 viddi et udii un’aquila la quale volava per lo mezzo cielo, che gridava: guai, guai, guai a chi abita in terra divisa; e chi v’abita è come cieco e sordo. — Chi è colui che è cieco e sordo? È colui che tiene2 di parte e fassi di parte o guelfo o ghibellino. Chi è colui che quando vidde costui cominciò a fare opera di pianto, a lagrimare? È Iesu Cristo figliuolo di Dio, il quale per la salute nostra ci ha detto: ephphetha. Apreti orechio a udire et intèndare la verità, et apreti lingua mutola a parlare la verità.

Stamane io voglio dire della divisione che è fra ’l popolo diviso dalle parti; e però a ciascuno di voi dico, come ha detto Cristo: ephphetha. Ochio et orechia, apreti a udire e intèndare quelle cose che non udisti mai più. Suspiciens Iesus in coelum ingemuit et ait, ephphetha; quod est adeperire. Io dirò, e tu lavora collo intèndare il mio dire; imperò che questo ch’io voglio dire è il salvamento di Siena. Nel mio predicare vi ho dato insino a qui de’ siroppi, ora cominciarò a darvi cotali medicine. Oltre: mettiamo mano.

Come Giovanni ti dimostra tre, vae, vae, vae, habitan-. tibus in terra: — Guai, guai, guai a voi che abitate in terra; — così tre conclusioni vedremo di tre gravi peccati, spezialmente di coloro i quali tengono parti, o guelfa o ghibellina. E perche di questa materia io n’ho predicato in Lombardia et in molte altre luogora, nè mai ine, nè in altro luogo non fu detto, nè creduto, nè tenuto a sospetto nulla ch’io abbi detto, ma più tosto creduto che ’l mio dire essere stato solo per dire la

  1. Starsi di piano; starsi quietamente, tranquillo (M).
  2. La stampa e il Cod. Sen. 6, si tiene.