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X.

Qui si tratta delle divisioni e parzialità, e delli stermini che Idio manda1

Suspiciens Jesus in coelum ingemuit et ait illi: Ephpheta, quod est adaperire (Marc., cap. vij), et in evangelio occurrentis dominicae. — Levate Iesu gli occhi al cielo verso il Padre, incominciò a piangere, e disse a lui: — Ephphetha; — cioè apre l’orechie e la boca. Dilettissimi; nel vangelio d’oggi ci è dimostrato, sicondo che scrive santo Marco al vij, come e’ fu apresentato a Iesu Cristo uno il quale era sordo e muto, e toccatogli la lingua e messogli il dito nell’orechia, et Iesu incominciò a piangere et a mirare in cielo e disse, Ephphetha; — apreti; — e dice che costui era sordo e mutolo. Tu hai nello Apocalisse all’8.° cap. dove2 dice Giovanni: Et vidi et audivi vocem unius aquilae volantis per medium caeli, dicentis voce magna: Vae, vae, vae habitantibus in terra!3 Dice Giovanni:

  1. È la prima delle dieci prediche pubblicate nel 1853 del chiariss. cav. Gaetano Milanesi (Siena, Landi e Alessandri ). Citeremo questa pregevole pubblicazione con l’abbreviatura Ed. Mil., o semplicemente dicendo, la stampa. Quelle note poi che d’ora innanzi si troveranno contraddistinte con la sigla (M), appartengono al prelodato Editore.
  2. La stampa e il Cod. Sen. 6, due. E l’Editore annota; «Due per dove è modo proprio non solo del volgare senese, ma sì ancora di altri paesi. Nelle lettere di S. Caterina però non si trova.»
  3. I Codd. e la stampa: Audivi et vidi vocem ec. per medium coelum ec. Noi seguimmo la Volgata.