tu il buono, e ’l compagno gattivo: guarda prima te, e poi il compagno. E di questi tali dice santo Matteo al vij cap.: Hypocrita, eiice primum trabem de oculo tuo: — O ipocrita che vuoi dimostrare d’èssare1 tenuto buono, va’ prima e cavati la trave del tuo ochio, e poi riprende altrui. — E però, o tu che se’ ripreso da uno di quella cosa che tu non hai fatto, e halla fatta lui, dilli: — forbeti il naso. — Doh!2 io vi voglio dire quello che fu una volta qui a Siena. Elli si vendeva una volta la farina alla tina, et uno ne voleva furare costà in sul Campo3 di notte, e furavane e teneva questo modo. Elli si poneva una tasca su per le reni, et aveva una campanella, et andava cariponi4, e udendo quella campanella, pareva alla gente che elli fusse un porco5 di quelli di santo Antonio. Elli apriva la tina, e tolleva della farina due e tre e quatro volte la notte, e così se ne veniva et andava a portarla alla casa. Avenne che, essendo stato preso un ladro e menato alla giustizia, costui che furava ogni notte la farina, diceva: — elli merita mille forche! Io dico che elli si vuole affadigare e fare come fo io. — E mostrava i calli che elli aveva nelle mani, i quali aveva fatti per andare caraponi. Or a costui si poteva dire: — forbeti il naso6, — quando diceva così di colui. Simile si potrebbe dire così a una che sarà stata una grandissima ribalda, la quale udirà parlare d’una, e cui sarà aposta una infamia. Ora costei si farà ben gagliarda
- ↑ Gli altri Codd., che vuoi essere.
- ↑ Qui comincia il quinto dei Racconti editi da Zambrini in Racc. San Bernard., pagg’. 13-15.
- ↑ Cioè; sulla Piazza già detta del Campo.
- ↑ Gli altri Codd., caraponi, e più sotto carapone e carponi.
- ↑ Negli altri Codd., sembrava uno porco.
- ↑ Modo proverbiale: ciò è a dire: netta, purga te stesso delle tue magagne, e non dire d’altrui (Zambrini)