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Inde hai che quando Cristo Gesù mandò i discepoli suoi predicando per lo mondo, li mandò quando furono ripieni dello Spirito Santo, il quale lo' venne da Dio in forme di léngue e cosi di fuoco, dimostrando non dee essere altro che carità in noi, i quali andiamo predicando come andaro gli apostoli, e come Idio ha comandato.

Siconda condizione.

Come tu vedi che la lingua è senz'osso, tutta trattabile, così si dimostra che tu la debbi adoperare trattabile e morbido in ciò che tu parli sì a Dio, sì per te e sì nel prossimo. Non volere essere rigido nel parlare, ché vedi la lingua in sé medesima è tutta dolce e morbida. Doh! ode nello Ecclesistico vel in Sapienzia: Patientia lenietur princeps, et lingua mollis confringet duritiam1. Elli si dee avere pazienzia, quando una cosa non va così ben bene, ed aspettare un poco di tempo. Donne, doh! quando altri ha uno stizza, e volesse date del capo nel muro per ròmpare il muro, che credereste che costui facesse? Io non credarei che elli spezasse il muro, ma sì il capo a sé. Così voglio dire d'uno che volesse vinciare per minacciare uno signore, dico nol vinciarà mai. Che riparo ci è? Io te l'ho detto: parlali morbido. Se tu li parli ruvido, tu ne farai male; ma se elli ti parla ruvido lui, non rispòndare altro che dolce tu, e poi sta' un poco, e ritorna a parlarli pure dolce, e vedrai che subito sarà ramorbidato.

  1. E' il v. 15 del cap. XXV dei Proverbi, che abbiamo emendato dei molti errori, onde è riferito nei Codici. (Banchi)