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Che t'insegna? Insegnati che quello che tu hai nel cuore, tu dica colla lingua, la quale è attacata a lui senza altro mezzo. Io ti ho detto di coloro che hanno una lingua, che eglino parlino con essa quello che hanno nel cuore. De' quali dice Davit a XIIII salmi in questo modo: Qui loquitor veritatem in corde suo; qui non egit dolum in lingua sua. - Costoro so' coloro che hanno una lingua, i quali parlano la verità, la quale hanno nel cuore, e non hanno inganno nella lingua lor. - Questi so' coloro i quali so' per verità buoni.

Altri so' che n'hanno due delle lingue; che hanno una cosa in cuore et un'altra cosa dicono colla lingua; come è colui che promette bene e non l'attiene, per stare in pace colla sua famiglia; che avarà promesso qualche buona cosa, e perchè vede che dispiace a qualcuno di casa sua, per istare in pace coi suoi dirà: - io no 'l promisi mai. - E questi so' coloro dei quali dice Davit: Qui loquuntur pacem in proximo suo, mala autem in cordibus eorum:1 - Colui che parla bene col suo prossimo, e' fa il contrario di quello che ha avuto nel cuore. - O quanto è mala cosa avere a fare con questi tali uomini! Peggio! Elli ci è di quelli che hanno tre lingue: Alter in lingua, alter in opere et alter in corde. Dei quali dice David: Labia dolosa, in corde et corde locati sunt;2; che coll'operazione agiònta fanno ogni male contra la verità.

Quarta considerazione si chiama occasione: cioè, perchè è data la lingua all'uomo?

Sai perchè gli è data?

Perchè parli a onore di Dio, ringraziandolo de' benefizi

  1. E' il 3° v. del salmo XXVII. (Banchi).
  2. Salmo XI v. 3. (Banchi).