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Che t’insegna? Insegnati che quello che tu hai nel cuore, tu dica colla lingua, la quale è attacata a lui senza altro mezzo. Io ti ho detto di coloro che hanno una lingua, che eglino parlino con essa quello che hanno nel cuore. De’ quali dice Davit a XIIIJ salmi in questo modo: Qui loquitor veritatem in corde suo; qui non egit dolum in lingua sua. — Costoro so’ coloro che hanno una lingua, i quali parlano la verità, la quale hanno nel 1cuore, e non hanno inganno nella lingua lor. — Questi so’ coloro i quali so’ per verità buoni. Altri so’ che n’hanno due delle lingue; che hanno una cosa in cuore et un’altra cosa dicono colla lingua; come è colui che promette bene e non l’attiene, per stare in pace colla sua famiglia; che avarà promesso qualche buona cosa, e perchè vede che dispiace a qualcuno di casa sua, per istare in pace coi suoi dirà: — io no ’l promisi mai. — E questi so’ coloro dei quali dice Davit: Qui loquuntur pacem in proximo suo, mala autem in cordibus eorum:2 — Colui che parla bene col suo prossimo, e’ fa il contrario di quello che ha avuto nel cuore.3 — O quanto è mala cosa avere a fare con questi tali uomini! Peggio! Elli ci è di quelli che hanno tre lingue: Alter in lingua, alter in opere et alter in corde. Dei quali dice David: Labia dolosa, in corde et corde locati sunt4; che coll’operazione agiònta fanno ogni male contra la verità.

Quarta considerazione si chiama occasione: cioè, perchè è data la lingua all’uomo? Sai perchè gli è data? Perchè parli a onore di Dio, ringraziandolo de’ benefizi

  1. Veramente il Testo dice, non hanno, errore corretto con la lezione degli altri Codd.
  2. È il 3.° v. del salmo xxvij.
  3. Il Cod. Sen. 6, fa il contradio di quello che è auto in quore.
  4. Salmo xi, v. 3.