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due orechie et una lingua, perchè tu oda più che tu non parli. Simile, t’ha dato due ochi, perchè tu vega più che tu non parli: Hatti dato due mani, perchè tu tochi più che tu non parli. Anco t’ha dato all’odorato due buchi al naso, perchè tu più odori che parli;1 cioè più odorare che parlare, più tocare che parlare, più udire che parlare, più vedere che parlare; perchè vuole che tu facci con meno lingua che li altri sentimenti. Oh, quanto è pericolosa cosa uno uomo linguacciuto o una linguacciuta! Inde disse David: Vir linguosus non dirigetur in terra 2: — L’uomo linguacciuto non si dirizzarà in terra; — imperò che per lo suo troppo parlare fa grande scandolo. O parlatore, ode: un savio dando uno ammaestramento a tutti, dice: — se tu parli, parla poco e parla di rado e basso, non gridare; — e per certo ella è utilissima cosa. O donna, quando tu parli al tuo marito, parla poco, rado e basso; imperò che chi parla poco, poco può fallare. Sai il proverbio? — Chi spesso parla, spesso falla. — Et anco quando tu parli, parla basso; non fare che tu paia una cicala3. Vuoi vedere, o uomo linguacciuto, quello che di te dice lo Eclesistico a viij cap.?: Terribilis est in civitate sua homo linguosus . Sai che vuol dire? Vuol dire che uno uomo linguacciuto e ciarlatore è suffiziente a disfare una città. O quanto costa cara una parola4 mal detta, e cetera e cetarone5! Et anco ti è insegnato in nella Sapienzia che dice: Interrogatus quomodo quis possit amari in civitate sua ecc. E così io dico a

  1. Il Cod. Pal., perchè tu odori, più che tu non parli.
  2. È il v. 12 del salmo 139; corrette alcune mende dei Codici. (Banchi)
  3. Il Cod. Sen. 6, una cécàra.
  4. Gli altri Codd., una cosa.
  5. Scherza sulla parola eccetera, ed è modo che trovammo, e proprio dei Santo.