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Per la siconda natura dell'uomo che è concupiscibile, élli dato la lingua perché l'adòpari a parlare con ragione, e non che facci come fa l'ubriaco, che apre la bocca e fa favellare il vino. Così dico di colui che parla, e non considera quello che egli parla. Contra ai quali è detto nella Sapienzia al primo cap.Lingua hominis lignum vitae 1: - La lingua dell'uomo, la quale parla bene, è legno di vita. - Similmente, guarda nello Ecclesistico al VI cap.: Lingua suavis, vel verbum dulce, multiplicat amicos: - Le parole dolci e soavi so' qelle che fanno moltiplicare gli amici. - Anco nella Sapienzia al primo cap. quello medesimo.

Anco per la terza natura che ha l'uomo, è irascibilità; imperò che a l'uomo è dato che sicondo i tempi elli usi questa irascibilità; imperò che tempo è da ùgnare e tempo è da pugnare. Simile, quando l'uomo ha le piaghe, tempo è da pùgnarle e tempo è da ògnarle, e in quello modo guariscono.

Tu sai che da l'uomo viene che sia quando guerra e quando pace; quando è sano e quando è infermo, quando è rico e quando è pòvaro: tutti vengono per lo difetto dell'uomo; e per li peccati che tutto dì si fanno, Iddio permette di queste cose; contro a i quali peccati Isaia al LVIII cap. ci comanda

  1. : Il passo appartiene invece al cap. XV, v. 4 dei Proverbi, e dice : Lingua placabilis, lignum vitae. (Banchi)