Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/253

tre nature, come è l'uomo. - O, o, elli l'ha anco le bestie e li uccelli! - Rispondo che la loro non è loquace lingua. - Elli l'ha la scotta e la ghiandaia, e parla e favella. - Che dici tu? Dico che quella lingua non si chiama loquace, ma solo la lingua loquace è data all'uomo, il quale si conviene che abbi in sé ragione: gli altri animali non so' razionali. Anco conviene che abi irascibilità, e per quello de' avere la lingua dolce e suave.

Anco dee avere concupiscibilità, dove ciò che elli parla, dìe dire con ragione. - Oh, dice colui, o perchè dìe fare queste cose? - Sai perchè? Perchè elli è animale razionale, e a lui è dato di parlare spedito, che sia inteso parlare bene, e parlare la verità a gloria e laude di Dio. - O, o, la ghiandaia parla e dice il paternostro e tante cose! - Che dirai?. Dicoti ch'ella non parla se non quello che tu le 'nsegni. Vuoi vedere se la scotta ha loquace lingua? - Sì - Or va', e domanda la scotta d'una cosa, che tu aspetti risposta di qualche sentimento, e aspetta la risposta, e vedrai che ella non ti rispondarà absoluto, ma dirà il paternostro e l'avemaria e quelle cose che le so' state insegnate, e non dirà più là; però che 'l sentimento suo non è razionale.

Non è così dell'uomo; ché di ciò che tu domandi l'uomo, elli ti risponde absoluto, e a quello che tu il domandi; della quale (cosa) è detto nella Cantica al quinto cap.: Labia eius lilia distillantia mjrrham: -