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intraduzione xvii


qual diligenza volli aggiunta l’altra di conferire con la Vulgata i moltissimi luoghi biblici ricordati dal Santo (le cui citazioni, per colpa forse dei menanti, trovai quasi tutte errate) correggendoli, dove ne fosse il caso, o riportando in nota la lezione genuina. Premisi alle Prediche, benchè pubblicato più volte, il breve comentario alla vita di san Bernardino, scritto da Vespasiano libraio fiorentino, contemporaneo ed amico suo; ma fui parco nelle annotazioni filologiche, e più ancora nelle storiche, e ciò per proposito1. Imperocchè, quanto alle prime, stimai di rendere miglior servigio agli studiosi ed insieme far cosa meno imperfetta, ponendo in fine una Tavola di vocaboli e modi di dire, o propri del dialetto sanese o comecchessia notabili, che occorrono in queste Prediche.2 Le annotazioni storiche poi troveranno sede più acconcia in un libro che medito di mandar fuora come complemento alle Prediche stesse; nel quale darò opera a raccogliere ogni sorta di notizie e

  1. Additando mano a mano le Prediche che il Milanesi diè in luce, ne riferii le annotazioni, poche, ma come sempre eccellenti, e le contraddistinsi con la lettera iniziale (M). E del pari, avendo il comm. Zambrini pubblicato fin dal 1868 nella Scelta delle Curiosità letterarie un prezioso volumetto di Novellette Esempi morali e Apologhi di san Bernardino da Siena, tratti appunto da queste Prediche, mi piacque d’indicare ogni volta le pagg. rispondenti alla stampa dello Zambrini, del quale accolsi pure le note, segnandole con la lettera iniziale (Z).
  2. Per agevolare ai lettori, massime non toscani, la retta pronunzia di alcune parole, ho fatto frequente uso degli accenti acuto e grave; questo su le vocali che si debbono proferire aperte; l’altro su quelle che sono di stretta pronunzia.