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206 predica ottava

Ma in ogni modo si conviene sapere navigare1; come dice santo Pavolo a nostro amaestramento, quando scrisse a’ Corinti (Siconda Epistola al 6.° cap.) Per arma iustitiae a dextris et a sinistris; per gloriam et ignobilitatem, per infamiam et bonam famam; ut seductores et non veraces;...quasi morientes, et ecce vivimus per arma iustitiae.2 O vuoi bruciato, o mitarato,3 dalla mano dritta o dalla sinistra, o per prosperità o per avversità, per gloria o per vergogna, o per fama buona o per infamia gattiva, come ingannatori chiniamo il capo, operando sempre bene; quasi dimostrando essere morti e d’essere vivi; — e però sempre in noi debba essere chiarezza di mente e di intelletto. Colui che detrae fa come colui il quale ha l’occhio torbo e pieno di malore, e questo malore è solo del volere detrarre l’opere di chi fa bene e chi fa male. Del quale è detto nello Apocalisse:Et unge cum collyrio oculos tuos ut videas4. Ogneti l’ochio tuo col collirio della carità, e non della malizia e coll’odio, acciò che tu vega quello che è la tua salvazione.

Sicondo modo e rimedio. Elli5 ti fa più cauto e più prudente e più sperto a farti camminare a vita eterna. Quando uno dice bene di te, tu stai a gran pericolo, come quando tu andassi per una via di contado, quando fusse tempo di sospetto, dove nella machia può essere il nemico tuo. A proposito, io fui una volta in uno luogo

  1. Il nostro Testo dice, si viene sempre navigare; ma poichè da tal lezione non si cava costrutto, seguimmo quella degli altri Codici.
  2. Nella Vulgata: quasi morientes, et ecce vivimus ut castigati et non mortificati (B.)
  3. Per, miterato, cioè con la mitra in capo, come costumavasi di fare, in segno di vitupero, a coloro che dalla giustizia eran condannati alla gogna o ad altra pena.
  4. È nel 3° cap. al vers, 18, e dice: et colljrio inunge etc. (B:).
  5. Intendi, il detrattore.