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xvi introduzione


con sè quel frate Giuliano Falciglia di Salemi, il quale negli anni stessi che fra Bernardino predicava nella Piazza del Campo, egli il nostro siciliano insegnava metafìsica e teologia in quello! Studio sanese.»1

Accingendomi alla stampa di queste Prediche che sono in numero di quarantacinque, io mi proposi ad esempio il saggio bellissimo che fino dal 1853 ne diede il mio esimio concittadino e amico cavalier Gaetano Milanesi. È noto ai cultori dei buoni studi com’egli ne pubblicasse dieci, scelte tra le migliori, seguendo per la lezione il Codice sanese U. 1. 4, non senza però conferirlo con gli altri. Elessi ancor io quel Codice come testo; e lo raffrontai non solo con gli altri Codici sanesi, ma altresì con quello palermitano, comodità che al Milanesi mancò. E sebbene grandissima sia la rassomiglianza di tutti questi Codici, pure giudicai non inutile l’addurre in nota le principali varianti avvertite col faticoso ed assiduo confronto dei Codici; di modo che questa nostra stampa offre ai lettori la lezione di tutti e quattro i Codici, fatta grazia a lievissime e insignificanti diversità. Alla

  1. Di Giovanni, loc. cit., pag. 281. Di questo Codice palermitano la R. Commissione dei Testi di Lingua, che alacremente opera sotto la presidenza dell’illustre comm. F. Zambrini, fece fare una diligente trascrizione da servire alla stampa di queste Prediche, affidata alla dottrina ed alle cure dell’ab. prof. Di Giovanni. Ma questi come seppe dell’intenzione mia di attendere a tal lavoro, mi cedette la copia del Cod., annuente il Zambrini, così rinunciando a ogni idea di pubblicarlo; e tutto ciò con una cortesia e liberalità che può immaginare soltanto chi abbia visitato quell’ìsola maravigliosa, e conosciutone da vicino gli uomini più onorandi.