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predica settima 189

a chi tu vuoi male, non che tu creda quello che tu odi dire di lui male, ma tu non puoi crédare nè confessare il bene che elli fa. E però santo Bernardo dice: Quod qui detrahit et audit detrahentem, diabolum habet alter in lingua, alter in aure. Odelo, o donna: dice che – Chi detrae ha il diavolo nell’orechia e nella boca. — E dico ch’io non so chi di costoro è peggiore, o chi dice male, o chi sta a udire. Sai come è fatto chi sta a udire e chi dice? È fatto come il forno: vedi che al forno vi sta alla boca la pala, la quale vi si pone su il pane, et ella il mette dentro nel forno. Così so’ costoro; l’uno è simile alla bocca del forno, e l’altro è simile alla pala; cioè colla lingua, e l’orechia di colui sta aperta come boca di forno; e come elli truova la boca dell’orechia aperta, et elli comincia a lavorare colla pala della lingua, e mette nel forno le parole detraenti. Basti, basti per stamane.

Tu hai veduto tre condizioni del maledetto draco, come vedemmo ieri: draco, magno, rufus, e quelle condizioni maligne che aveva. Oggi hai veduto la sua velenosa operazione, dove hai veduto sette teste e sette corone e dieci corna; dove si dimostra la sua velenosa contaminazione; e dove colla coda sua tirò la terza parte delle stelle, e tirolle a l’inferno a le pene eternali, da le quali ci campi e vi guardi Idio per la sua misericordia, dandovi qui la grazia, e di là la gloria in saecula saeculorum, amen1.















  1. Nel Cod. Pal. la Predica finisce così: e tirolle alle pene dello inferno, e tirolle alle pene eternali, dalle quali vi guardi e vi campi Idio per la sua misericordia, dandovi qui la sua grazia, e di là la sua gloria, durante in saecula saeculorum, amen.