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188 | predica settima |
fa al pero ciampolino, che vi si pone le spine al pedone, perchè i fanciulli non vi vadino a scarpare? Così fa’ al detrattore; pone le spine a piei l’arboro buono, perchè niuno suo frutto sia guastato. Ma io voglio pure un poco dire di me. O, elli è stato dette cose della dotrina che io v’ho insegnata e amaestratovi in predicazioni! Tutte cose tratte del Vangelio e de’ santi dottori. E èssi detto ch’io ho detto questo e quello e quell’altro, e ch’io ho detto contra del Vangelio: cose m’è state aposte, che sallo Idio mai non le dissi. E questo donde viene? Pure da’ detrattori. E però se mai tu odi più chi detraga di me quando mi sarò partito, parteti, e non stare più a udire, se bene fusse in predica; levatene e non stare a sua predica, se tu vedi che elli detrae 1. E a volere bene giudicare, fa’ che tu corra prima alla tua coscienzia, e se comprendi che ’l suo dire sia detrarre, non vi stare; e se odi quello che tu non credi, certo elli è buon segno e buono atto, e viene da buono zelo. Vuoi vedere se tu farai bene a partirti? Se tu starai a udire, tu non potrai guadagnare nulla, nè credendo nè non credendo, e però è miglior partito a partirti che a starvi.
Terzi so’ coloro che odono e credono; e costoro so’ rotti e fracidi, de’ quali si dice: Non parvi criminis est mala sentire: — non è poco male a stare a udire chi detraie; — imperò che v’è ogni cosa contraria alla tua salute. Se tu odi detrarre d’uno a chi tu vuoi bene, è possibile che tu poi l’odiarai. Se tu odo detrarre d’uno
- ↑ 1 Anche in altri luoghi delle Prediche accenna il Santo a’ suoi detrattori, forse più invidiosi che nemici, i quali essendo in maggior numero tra gli uomini di Chiesa che non tra i laici, non lo risparmiavano, a quanto sembra, neppure nelle loro predicazioni, confutandone anche talvolta le dottrine.