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predica settima | 187 |
trarre, che non avesse potuto fugire, elli almeno usa buona parte, cioè che l’incresce d’avere udito. Dice Gregorio di questi tali: Si audivit, non credit detractoribus: — Se elli pure ode, elli non crede al detrattore. — E pure quando elli ode, elli dimostra che non li piaccia d’udire. Se elli ode volontieri, quello è mal segno, e quanto più ode volontieri, più dimostra di detrarre volontieri anco lui. El buono, sempre quando ode detrarre, non che elli lo stia a udire volontieri, anco come elli parla, così li comincia a dolere il capo; e se colui pure dice, et elli si pone la mano al capo, elli si torce a contrario. Sai perchè? Perchè eli non v’ha il diletto. Hami inteso?
L’altra generazione so’ coloro che odono e non credono, e simile fanno costoro, che quando ellino odono mal volontieri, ma se pure odono, non credono al detrattore, e dimostra al detrattore che li dispiaccia d’udire1. E per questo il detrattore impalidiscie e mancali la voce al dire. Elli li manca il cuore; elli si cambia nel volto; e questi segni perchè so’ nel detrattore? Perchè elli vede che non è udito volontieri. Simile è anco di voi che mi state a udire. Io m’avego bene quando voi non m’udite volontieri a certi segni; voi torcete il capo; voi vi vollete in là; voi vi ponete la mano al capo. Questo perchè è? Perchè tu non odi volontieri. Ode che disse Ieronimo contra Salomone: dice queste parole: Sepi aures tuas spinis, ne audies2 verba detrahentia: — Io ho circumdato le tue orecchie di spine, acciò che non odino de’ detrattori le parole. — Doh! Avete voi veduto quello che si