Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari I.djvu/22

xiv introduzione


Prediche come uscite erano dalla bocca dell’Albizzeschi. Il quale non ignorando, come da due luoghi di quelle si apprende, che per effetto di pietà e zelo venivano esse premurosamente raccolte, avrà forse veduta e lodata l’industre e faticosa opera di maestro Benedetto. Che se il prezioso archetipo non ci è pervenuto, compensano il danno i Codici che ne possediamo. Io ne conosco quattro, tutti del secolo decimoquinto e, meno uno, posteriori di pochi anni alla morte del Santo. Ne appartengono tre alla Biblioteca Comunale di Siena; uno pregevolissimo a quella di Palermo. Dei Codici sanesi è più antico quello segnato U. I . 6, cartaceo e scritto a due colonne, di c. 301. Su la carta che serve di risguardo, è scritto così: Questo libro delle prediche del glorioso sancto Bernardino da Siena è di ser Antonio di Niccolò Campana. Nel margine inferiore della prima carta, il bibliotecario Luigi De Angelis lasciò scritta questa notizia: Questo libro fu comprato dalla Comunità Civica di Siena nella pubblica piazza, il dì 20 febbraio 1820. L’altro Codice è membranaceo, contrassegnato U. I . 4, di c. 293, per pochi fogli mutilo in fine. Questo pure è scritto a due colonne, di bella lettera minuta, e molto correttamente. Le c. 292 e 293 contengono alcune lezioni di santa Chiara: il Codice spettò al monastero della Certosa di Pontignano. L’ultimo dei Codici sanesi, cartaceo e scritto a intiera faccia, consta di c. 202, ed è segnato U. I . 5. Manca del prologo, e con-