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156 | predica sesta |
Ellino m’hanno avelenato1 come il lione aparechiato alla sua preda; — e questo tale apuza in tutto il mondo, e avvelena ogni creatura la quale ode il detrattore, se non si guarda.
Secondo ufficio che elli fa si è uccidare; e certo così uccide il detrattore, come tu hai l’essemplo nella Canonica 2 di Giovanni al terzo cap., dove dice: Qui detrahit proximo suo, homicida est: — Colui che detrae el prossimo suo, è omicida. — O donna, non ti pare fare grandissimo peccato, quando tu detrai? Che dirai male d’una persona a quatro o a sei o a dieci, e quelli il diranno poi a cento, e quelli cento il diranno poi a mille, et in poco tempo in tutto il mondo si può spargiare. Inde l’Arcidiacono dice in cap. inter verba, xj, quod detractor est inimicus charitatis: dice che — il detrattore è inimico della carità. — E di carità è al tutto privato, dimostrando con la malizia sua d’èssare piatoso, et è pieno di crudeltà. Elli si dimostra buono, et è pessimo, e per lui si fanno tre omicidi in tre modi. Odeli: prima uccide e fa danno a sè solo. — Sicondo, uccide e fa danno a dieci che odono. — terzo, quelli dieci il dicono a molti, che pure a dieci per uno so’ cento; e quelli cento pure a dieci per uno sònno mille; et in poco tempo si può uccidare tutto il mondo, e non fu altro che uno che cominciò. E questa è una cosa che sempre fa danno, e ogni volta cresce male a male, come tu hai a xxx e a xxxj ca-
- ↑ Il Cod. Pal., allevato; il Cod. Sen. 6, pilliato.
- ↑ Più al senese il Cod. Sen. 6, calonica. Così costantemente chiama il Santo la prime delle tre Epistole dell’Apostolo Giovanni, la quale dal consenso unanime degli antichi è ritenuta genuina: i Comentatori l’appellano pure Cattolica. Bensì il passo citato dal Nostro non corrisponde alla Volgata che dice: Omnis qui odit fratrem suum, homicida est.