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predica sesta 149

il cavallo, e’ vestimenti e ciò che gli truova; ma costui col malo essemplo rubba l’anima e ’l corpo di colui che di ciò si scandelizza, e inducielo a dire e fare male e peccato. Ma sai che ti convien fare? Fa’ come io ti dirò, e piglia questo essemplo. Uno va’ in mare, e so’ in una nave padri e figlioli, la moglie, fratelli, famègli; et essendo così in mare, elli viene una fortuna tanto grande, che percuote questa nave a uno scoglio. La nave si fiaca tutta: subito ognuno s’ingegna di campare; chi rimane in sur uno legno, e chi in sur una tavola. Sòvi dei fanciulli picoli, sòvi de’ grandi di cinque anni, di dieci, di venti anni; e così ciscuno s’aita in ciò che può. Saràvi un fanciullo che dirà al padre: — O padre mio, aitami: che se tu non m’aiti, io affogarò: aitami, ch’io non posso più. — Èl padre credo che risponderebbe: — Figliolo, aitati tu, ch’io ho tanta fatica d’aitare me, che mi basta; — imperò che il padre cognoscie che se elli va a badare d’aitare il figliuolo, elli morrà l’uno e l’altro. E però piglia essemplo: non volere usare questa temerità; non mirare tanto i fatti altrui. Doh, udisti tu mai che niuno arrichisse per fare i fatti altrui? Non io; e però dico: fa’ e’ fatti tuoi. E l’uomo savio, non che egli dica male de’ fatti altrui, ma poco parla pure de’ suoi. E sempre colui che è uomo naturale e dritto, cerca di corrègiare i suoi vizi, e non procura troppo i fatti altrui.

La siconda figliuola è pazìa; imperò che colui che parla male de’ fatti altrui è stolto. (L’uomo savio quando parla dei fatti altrui)1, pensa molto bene quello che

  1. Questo primo inciso del periodo manca al nostro Testo; non così agli altri Codd, che teniamo a riscontro; nè si può omettere senza toglier senso al periodo.