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146 | predica sesta |
menti: E questo è il pessimo detrattore, che dicendo uno bene, elli ne dirà male e crederà dire el vero: col quale in ogni modo vedrai essere del fracido. Tu hai veduto in questa parte tre lingue del maladetto serpente del detrattore: prima, dove dice draco, vedesti la mala intenzione; siconda, magnus, vedesti la falsità e la bugía; terzo, rufus, con apparenzia di bene. Draco iste quem formasti; e questo sia per la prima parte principale.
La siconda parte principale aviamo a vedere della mala lingua, come è ordinata; e questo vedrai dove ci dice magnus dimostrandoci la sua superbia. E questo ha la mala lingua del detrattore; sempre nel suo parlare mala dimostra superbia. Ode che figura ce ne dimostra Ezechiel: Draco magne, qui cuvas in medio fluviorum tuorum, et dicis: fluvius meus est. — O dracone grandissimo, che covi nel mezzo dei fiumi, che dici a’ fiumi: tu se’ mio. — E questo detrattore partorisce tre figliole colla sua lingua superba: prima, temerità; siconda, stoltizia; terza, rabbia. Queste tre belle figliole genera il detrattore! Dico che la prima figliola è temerità. E prima ti dico, perchè elli è pessimo vizio, che tute ne guardi; che tu non sia troppo parlatore, nè anco troppo uditore de’ fatti altrui; imperò che questo è un grandissimo difetto, che molti non vegono se non il difetto d’altri, non vegono il loro. Io non so come costoro si fanno: io quando sto costì, non vego di qua dietro alla cicottola; io mi vego bene qui dinanzi a quello che io fo. E così, se io mi voltarò dal lato di qua,1 ora non vego quello che voi fate voi. E per questo ti voglio dire: non volere sapere
- ↑ Il Cod. Sen. 6 dice: se io mi vollarò adietro dal lato di qua ec. Si capisce bene che il Santo accompagnava queste parole co’ movimenti della persona.