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predica sesta | 141 |
Sicondo, disse: eritis tamquam Dii: — Voi sarete come dii; e così andò colla falsità.
Terzo, andò con apparienzia di bene dalla parte di fuore, dimostrando sotto buon colore, e disse:1 — voi saprete il bene e ’l male. — E per queste tre lingue mandò il veleno suo inverso la femmina, e tutte tre queste cose disse alla femmina, perchè ella non vorrebbe mai morire: nequaquam moriemini. L’altra: eritis sicut dii . — sarete come dii; — perchè ella disiderasse essere incantatrice. L’altro: scientes bonum et malum; perchè sempre la femina desidera sapere ogni cosa. E qui hai vedute tre iniquità del dracone, co la mala intenzione, con la falsità e con aparenzia di bene. Inde David: Insidiator in abscondito, sicut leo in spelunca sua: — Elli sta lo insidiatore nascoso, come il leone nella spelonca.— Et in un altro loco dice: Sedet in insidiis occultis ut perdat innocentem: — Elli siede co’ ricchi in delizie non di robba, no; ma co’ segreti del cuore, acciò che perda la innocenzia. — Costoro che hanno queste malizie, so’ coloro che sempre detragono in ciò ch’altri dice. Alcuna volta so’ di questi cotali che vengono alla mia predica, e stanno colà attenti, come ellino possano giugnarmi a una parola;2 e quando odono una parola che non lo’ paia così, sai, ellino dice: — Ho, io t’ho a mi!3 — Ora tienmi bene! O, io ve ne vorrò uno dì dire di questi cotali! Rammentatemelo, donne, s’io il dimenticasse. E però abbia per regola generale, che quando la mente è piena di malizia, ella è tanto accecata et offuscata, che se ella