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intraduzione ix


che io venissi qua; et anco il vostro vescovo, che è ora cardinale, anco mel disse: che avendo essi sentito le divisioni vostre, mi dissero che a ogni modo volevano ch’io ci venisse. E sentendo la cagione, io dissi in me medesimo: per certo io vi voglio andare, che io mi penso che e’ vi sarà qualche bene... Io ci so’ venuto per loro detto, e socci venuto molto volontieri; pregandovi tutti, che voi voliate levare via tutte queste parti e queste divisioni, acciocchè sempre fra voi sia pace, concordia e unione.»1. Fu questa pertanto l’origine della terza predicazione di san Bernardino in Siena, cominciata, come dicemmo, il 15 agosto 14272. Obbediente alla volontà del pontefice, che era Martino V, sarebb’egli venuto ancor prima, se non fosse stata la paura d’essere allacciato da’ suoi concittadini, ostinatisi ad averlo per vescovo3. Da buon sanese venne per le feste dell’agosto, le principali della città e dello Stato; e cominciate senza indugio le prediche, le continuò fino a tutto il mese di settembre. L’argomento gli era dato precipuamente dal motivo che qua l’aveva condotto, il restituire cioè l’unio-

  1. Predica vigesimaterza.
  2. Alle due precedenti predicazioni allude il Santo nella predica decimaquarta, pag. 360 . È noto poi che soggiornando in Siena faceva al popolo frequentemente dei sermoni, a seconda delle opportunità che gli si presentavano. Dice scherzando nella Predica vigesimasettima, che predicando ingrassava, e che dopo la predica pesava una libbra più che prima.
  3. «E se non fusse il fatto del vescovato, io ci sare’ stato subito fatta che fu la Pasqua; ma io volsi prima mirare a me ec.» (Predica decimaottava).