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130 predica quarta

doma e di Gomorra, prima che elli le volesse sonabissare? E mai non volsero lassare il peccato loro, e tanto maceraro dentro, che Idio vi mandò il suo giudicio, e prima vi mandò gli angioli e profeti per la conversione. E sai che in casa di Lot essendo gli angeli, volsero entrare in casa sua, dicendoli villania e minacciandolo d’amazarlo, se elli non mandava fuora quei giovani che elli aveva in casa, che li volevano soddomitare. Che fece Idio poi che ebbe aspettato e riaspettato? In fine mandò il fuoco dal cielo e zolfo, e somerse tutta la contrada, che diventò come uno fango d’acqua apresa con loto; dove per divina volontà di Dio in quel luogo sempre v’è grande puza, per modo che nè bestie nè ucelli possono abitare in tale luogo; tanto dispiace a Dio! Doh! se cerchi nel Vecchio Testamento, non truovi che Idio punisse i peccati delli uomini per carestia; le punizioni che elli faceva, erano sempre sopra i corpi, che ne faceva macello di loro a migliaia per volta; ma ogni volta aspettava prima. Tu hai che quando fu detto a Noè che facesse l’arca, imperò che Idio voleva mandare il diluvio sopra della terra, elli aspettò cento anni; e non di meno sempre in questo tempo predicò che tornassero a penitenzia; e coloro si facevano beffe di lui, dicendoli: — perchè fai questa arca? — E elli diceva: — Idio vuole mandare il giudicio suo a voi con acqua, che tutti morrete. — Ellino dicevano: — Doh!, tu se’ sciocco, che tu credi che Idio abi fatto il mondo per te e per li tuoi figli! O pazzia tua! se no’ morremo, e tu non vivarai, imperò che noi ti uccidaremo prima che tu entri nell’arca. — E non essendo creduto, Idio volse pure in fine mandare il diluvio, e guastò tutto l’universo mondo per li pecati degli uomini. E però dico: se noi conoscessimo i giudicî che noi aremo per li peccati nostri,