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118 | predica quinta |
mai per altro modo. E però volendo noi vedere queste cose, ci conviene vedere prima tre misteri:
Prima, dal canto di Dio: la chioccia.
Sicondo, dal canto del mondo: el nido.
Terzo dal canto del dimonio: i pulcini nati. Tu vedi il fondamento d’ognuno; e ’l demonio si è il manigoldo di Dio.
Primo, dal canto di Dio. Convertit cor eorum, ut odirent populum eius.
Sicondo, dal canto del mondo: in servos eius.
Terzo, dal canto del dimonio: et dolum facerent. E dico che il diavolo è il carnefice, o vuoi dire il beccaio, il quale ucide e fa tutti i fatti che apartengono a fare al manigoldo. E però io voglio stamane parlarvi all’aperta. Quis habet aures audiendi, audiat: — Chi ha orechie da udire, sì oda; — e hollo caro per li intendenti, che ce n’è assai. Dico in prima: Convertit cor eorum, ut odirent populum eius: — Elli convertì il cuor loro, cioè il popolo pagano, che odiasse il popolo suo. — E questo perchè? Solo per lo giudizio di Dio. E però vediamo in che modo Idio permette i suoi giudicî inverso di noi. Per quattro cagioni Idio permette i suoi giudizi.
La prima cagione si è sottrattiva.
Siconda è permissiva.
Terza cagione è offuscativa.
E quarta si chiama impressiva.
Queste so’ quatro vie, per le quali vie vengono i giudicî di Dio, e vengono per queste vie quasi sdrusciolone.1
La prima cagione, dico, è sottrattiva. Or questa è buona! Dimmi, se tu avesse uno in prigione, il quale non
- ↑ Il Cod. Sen. 6, sdrucciolone, avverbialmente, ossia sdrucciolando.