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82 | predica terza |
aprendoci le Scritture. — Anco l’Ecclesiastico a 48 capitolo: Surrexit Elias propheta quasi ignis, et verbum ipsius quasi favilla ardebat. — Levossi su Elia quasi un fuoco, e la parola sua ardeva quasi una falcola;1 — che ti significa, che la parola che si parla di Cristo ella sia una fiamma di fuoco che abbi a entrare nella mente tua e nel cuore tuo, ardendo e consumando e’ peccati, e in esso si riposi un fuoco di carità e d’amore in verso Idio e in verso il prossimo. Inde hai in santo Luca, che quando Gesù Cristo predicava alla turba, e una donna avendo udita la sua parola la quale aveva già infiammata l’anima dentro, e non potendo più tenerla nascosa, ella incominciò a gridare:Beatus venter qui te portavit, et ubera quae suxisti.2 — Beato sia quel ventre che t’ha portato, e le mammille3 che ti dèro il latte loro. Allora Iddio volendonela mandare consolata, le disse: Beati qui audiunt verbum Dei et custodiunt illud. — Beati saranno tutti coloro che, udendo la parola di Dio, la mettaranno in esecuzione. — E questo basti per lo caldo fiammeggiante della parola di Dio.
Vediamo ora il vigore che fa avere la parola di Dio e la Scrittura, di chi la sta a udire. Così ci opera in noi la parola di Dio, come ci opera la terra a rèndare il frutto suo, quando ella è lavorata.
Vede quattro vigori:
Primo si chiama conterente.4
- ↑ La Vulgata, quasi falcola. E il Cod. Pal. traduce favilla; i Codd. Sen., falcola, voce non antiquata, come qualche Dizionario asserisce, ma viva vivissima tuttodì e d’uso comune.
- ↑ Questo e il passo che citasi poco sotto, appartengono al cap. XI dell’Evangelio di S.Luca.
- ↑ Nel Cod. Pal., mammelle.
- ↑ Dal latino conterere, schiacciare, stritolare ed anche rammorbidire. E qui in senso metaforico.