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predica terza 77

— Chiama e grida, e non ti ristare colla tua voce; come una tromba (sai che la tromba ha le voci sottili e grosse), così grida tu alto e basso, e annunzia al mio popolo le loro scelleranze e le loro peccata. — E in questo modo stando a udire, tu ti mondi de’ peccati tuoi, e così amendandoti, tu ti vieni a riscaldare nel calore di Dio; e così facendo non fai vana la parola di Dio, la quale parola è vita dello spirito nostro; chè talvolta una parola che tu oda, ti può dare principio alla tua salute. Sai, quanto santo Pietro predicava in Ierusalem, che a una parola sola convertì tante migliaia d’anime. — Hami inteso, donna che dormi? Non credo io: io vengo qui per dirvi la parola di Dio, e voi vi ponete a dormire, e a me mi conviene rómpare il mio parlare per destarvi. E colui colà anco mi dice: — egli ha poco che fare. — Sai che ti rispondo? Tu vedi che il sole fa molte cose: elli illumina, elli asciuga il mattone non cotto, elli riscalda l’uomo. Ma io ti dico bene tu che dormi, che tu fai peccato. Vuolo vedere? S’ella adimanda il prete per comunicarsi,1 et ella si va a pónare a dormire, non credi tu che ella facci peccato? Simile, se ella viene alla predica, e ponsi a dormire, non credi che ella faccia peccato?2 Dice Santo Agustino che tanto pecca la donna e l’uomo che va alla predica e lassa cadere la parola di Dio, quanto chi si vuole comunicare e lassasi cadere l’ostia per negligenzia3 in terra. La cagione è però che la negligenzia è peccato veniale, e questo si è peccato mortale, potendo udire e non volendo udire. — A casa.

Hai veduto il primo caldo vivificante. Sicondo caldo è cibante. L’uomo, mentre che mangia, è vivo: come

  1. Il Cod. Pal.: Se la donna va al prete per comunicarsi ecc.
  2. Quest’intero periodo manca al Cod. Sen. 4.
  3. Il Cod. Pal. qui e poco appresso, nigrigentia.