Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
predica terza | 71 |
battaglie, o vuoi belli parlari, vuoi di dubbi, vuoi dei peccati. Elli v’è scritto ogni peccato che voi fate o con boca, mani, ochi: d’ogni cosa parla chiaramente, là dove leggendo tu cavarai ogni suavità. E però dice argentum. Vuoi vedere come il debbi cercare? Ode David a xviij salmi: Desiderabilia super aurum et lapidem pretiosum multum, et dulciora super mel et favum. — È da desiderarla sopra oro, sopra ariento e sopra ogni pietra preziosa, e è dolce più che non è il fiadone del mèle. — Tiene per fermo e per costante, che niuno cosa è più dolce e più soave che la parola di Dio, sì all’anima e sì al corpo.
Quarta, igne examinatum. Elli si cerca la verità del perfetto tesoro nel fuoco. Questo che ti dimostra? È provata la parola di Dio al fuoco — Sì? O come? — sappi che niuno mai non scrisse in carta delle cose di Dio, mai niuno non parlò delle cose di Dio, che non ardesse dentro di carità. E che è aguagliare il fuoco di questo mondo alla carità di Dio? Va’, dimandane Lorenzo quello che diceva per la grande carità che aveva in Dio.
Quinta, purità: probatum terrae. O orafo, come pruovi tu l’oro? A che il cognosci? — Al barragone:1 — probatum terrae. Elli ti dice il barragone, o elli è oro fino, o elli è oro di metà. Simile anco l’argento si pruova col barragone, che subito dimostra se egli è mescolato con altro metallo, e se egli è puro.2 E però dico che egli bisogna questo barragone. Non c’è meglio a voler sapere se uno nostro frate3 è buono, che pruovarlo col