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predica terza | 69 |
quanto uomo, nol seppe mai. E però dico che sarà silenzio a quel tempo per ora di mezzo, e in fine mostrando di salire al cielo, sarà cacciato a terra per forza e virtù di Dio. E però al viij capitolo dello Apocalisse: Et vidi stellam de coelo cecidisse in terram, et data est illi clavis putei abyssi.— E cadde in terra una stella, e fulli data la chiave del pozo dell’abisso1. — E questo basti in quanto al primo lume.
Sicondo lume è dimostrante, cioè che ti dichiara per modo la mente che tu cognosci apertamente la cosa, come cogli ochi e col lume tu cognosci quello che è rosso da quello che è nero, e quello che è bianco da quello che è verde; e questo dimostra il lume del sole al corpo nostro. Ma il lume dell’anima fa cognoscere il bene dal male, il vero dal falso, il buono dal gattivo; e fra tutti gli altri vizi ti fa cognòsciare quelli peccati i quali so’ più in odio a Dio che niuno altro peccato, cioè superbia, avarizia e lussuria. Non è niuna cosa che dia più lume all’anima, che la parola di Dio. Ode David quello che dice all’xj salmo: Eloquia Domini, eloquia casta: argentum igne examinatum, probatum terrae, purgatum septuplum. E qui parlava di coloro che sono inamorati di Dio, e dice2 il segno a quello che si cognoscono con sette pruove che si possono fare. Ma piglia questi modi delle pruove, come ci dice David, che so’ cinque:
Prima, eloquia Domini.
Siconda, eloquia casta.
Terza, argentum, soavità.
Quarto, examinatum, carità.
Quinto, probatum terrae, purità.