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predica terza | 65 |
quale per lo udire subito entra dentro per l’orechia e passa al cuore, e riposasi Gesù Cristo nel cuor tuo per la fede che tu hai a crédare. Che se credarai che elli risuscitasse da morte a vita, sarai salvo; però che col cuore si crede la giustizia, e la salute è1 in confessione. — Hai veduto che per l’udire dell’orechia andò al cuore, e confessilo colla boca; e poi vai predicando per lo mondo, sì che per l’udire delle boce all’orechia e poi con fede andò al cuore2, e per questo si salva l’anima. E com’è nel corpo l’udire, el vedere, el tocare, el gustare e l’odorare; così ha l’anima similmente, ma halli più perfetti. Ergo fides ex auditu; auditus autem verbum Christi. — Adunque, la fede è l’udire; e quello che è da udire, è la parola di Cristo. — Odi David se egli lo ’ntese lui a 118 salmi: Lucerna pedibus meis verbum tuum, et lumen semitis meis. — La tua parola è mia lucerna, e m’illuminami e’ piei miei nelle mie vie; — cioè, la tua parola mi fa vedere lume in tutte l’operazioni mie.
Oh! quanti saranno stamane che diranno: io non sapevo quello che io mi facevo; io mi credevo far bene, et io facevo male; — e ricordandosi di questa predica, dirà in sè: — Oh! io so’ ora dichiarato di quello che io debbo fare, — riferendo a Dio queste parole: Verbum tuum lucerna mea est. — La tua parola è la mia dichiarazione. — E quando tu anderai a fare uno contratto, tu vi penserai prima dicendo: — Che disse frate Bernardino? Elli mi disse e così e così: questo è male, non si conviene fare: questo è bene, questo vo’ fare. — E questo t’averrà solo per la parola che tu odi nella predica. Ma