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apologhi e novellette 79

cani, e manderalla tanto grande, che mancaranno le genti, che l’uno non potrà governare l’altro. Né questo non bastarà. Mandarà guerra tanto grande, che non si potranno lavorare le terre, e non ricogliarete né biada né vino; che seguitarà poi tanta grande carestia, che voi vedrete morire i vostri propri figliuoli per fame.


LA BUONA CORAZZA


Vedeste voi mai niuna corazza buona? Sapetela voi cognòsciare? — None? — Sí, io. Quando io fui a Milano, io la imparai a cognòsciare da uno perfetto maestro, e dissemi la ragione a volerla fare buona, come ella voleva essere fatta. E dissemi che a volerla buona, non voleva essere né d’acciaio né di ferro. O di che la faremo dunque? Dissemi che voleva essere fatta in questo modo: che voleva essere da l’uno lato acciaio e dall’altro di ferro. E volevasi fare in questo modo, che si voleva fare piastre d’acciaio puro e piastre di ferro puro. Se fusse tutta di ferro, non sarebbe forte, ché ’l guirrettone la passarebbe; e se fusse tutta d’acciaio, la percossa della lancia o d’altro la spezzarebbe. E però si voleva fare dell’uno e dell’altro, cioè di fuore l’acciaio e di dentro il ferro, e bàttare insieme l’uno coll’altro, e farne uno corpo, ed in quello modo sosterrebbe alla percossa, ed anco non passarà mai il ferro: una alteri coniungitur; e cosí sarà perfetta. Che viene a dire