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78 APOLOGHI E NOVELLETTE

rèndare frutto, che forse voi fuste mai. — Iddio ha aspettato ed aspettato, e voi non fate niuno frutto che sia a sua laude, ma fate ogni cosa contraria alla sua volontà: onde che elli è già indegnato, e credetemi che ha in pensiero di tagliare questo arbore, poi ch’elli è disposto a non volere dare il frutto, come elli ha aspettato già cotanto tempo. Ma se elli avrà tanta pazienza d’aspettare questo quarto anno, e tu non li rendi frutto, guardati, guardati, poi guardati, Siena.

Anco potresti intèndarlo in altro modo di questi quattro anni che elli ha aspettato la tua conversione, ed hatti sempre proveduto al tuo bisogno, perché tu ti ravvega; ché il primo anno ello t’ha dati dimolti beni corporali, ché t’ha ritenuto la mortale infermità e dimolte altre avversità. El sicondo anno t’ha dati dimolti beni temporali, di biada, di vino, d’olio, di bestiame e d’ogni cosa grandissima dovizia. E pure t’ha date queste cose perché tu renda il frutto tuo, e tu se’ stato e stai piú duro che fussi. El terzo anno elli t’ha dati de’ beni spirituali. Quanti bonissimi predicatori avete avuti, valentissimi maestri, solo per la salute vostra venuti a questa vostra città! Credetemi che Iddio ha aspettato tanto, che elli non vorrà aspettar piú. Se tu stai il quarto anno, e non rendi frutto a Dio, elli dirà: “A terra, a terra, popolo maladetto: tu non hai scusa: il terreno è lavorato, tu se’ e se’ stato ammaestrato: elli t’è stato dimostrato il tuo vizio e ’l tuo peccato.” Sai che farà Iddio doppo che elli non vorrà aspettare piú? Elli farà lavorare la terra e zapparalla con la mortalità; che di pistolenzia morrete come