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apologhi e novellette 37

peggio che mai; ma chi sarà buono, s’amendarà, e avrà caro il mio dire, e pigliaranne buono essemplo. E questo è quanto dal mio lato, e dal tuo tu debbi udire senza scandalo e con fede.


LA MEDICINA DI GHINASSO


O giovana, il tuo sangue bolle: tu se’ usata a stare col marito, a ben mangiare e a ben dormire. — O albachista, fammi questa ragione: ben mangiare, ben bere, ben dormire che fa, che monta? — Capitarai male. Io ti voglio insegnare a levar via le cagioni che ti possono far cascare in peccato. Vai a dormire? — Sí. — Va’, dorme vestito. — Dice colei: — Io non posso adormentarmi. — Anco t’insegnarò: fa’ che tu veghi; ch’io ti prometto, se tu veghi e aspetti la voglia del dormire, che tu dormiresti poi in terra in sulle pietre. Simile io ti dico che tu usi i cibi tuoi piccoli, che non ti riscaldino. Non dico che tu facci cosí, se tu se’ inferma. Oh, se tu t’avvezzasse a dormire vestita, io ti prometto che egli è il miglior boccone che tu assaggiasse mai! O che cerchi tu nel dormire? Tu cerchi di verno il caldo e di istate il fresco. Io ti prometto, se tu dormi nella paglia, ella è caldissima di verno, e di state è freschissima. Hai tu inteso nulla? Dicoti che ’l dormir tuo sia vestita, non in letto di penna; e che ’l cibo tuo sia da non farti riscaldare, però che il pericolo v’è grande, avendo tu il sangue caldissimo e i cibi atti a farti riscaldare. Anco piú: è agiontovi i