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L’EREMITA


Elli fu uno santo padre, il quale, abitando cosí in una celletta povaretta in una selva, aveva con seco uno suo romitello, el quale non teneva a mente nulla che elli udisse a suo ammaestramento; e per quello non andava a udire né predica né nulla. E dicendo costui a questo santo padre la cagione perché non andava alla predica, elli disse: “Io non tengo a mente nulla.” Allora questo santo padre disse: “Piglia cotesta padelletta.” Aveva cosí una padelletta per cuociare il pesce; e disse: “Fa’ bollire quest’acqua, e quando l’acqua bolle, — dicie — mettene uno bichiere in questa padelletta, che è tutta onta.” Colui cosí fece. “Va’, versala fuore senza strefinare nulla.” E cosí fece, e disse: “Or mira ora, se ella è cosí onta come era in prima?” Disse che era meno onta. Elli disse: “Mettevene anco un’altra volta, e versala fuore.” Elli il fece. Anco era piú netta. E cosí il fece fare parecchie volte: ogni volta era piú netta. E poi li disse: “Tu dici che non tieni a mente nulla! Sai perchèFonte/commento: normalizzo? PerchèFonte/commento: normalizzo tu hai la tua mente onta, come aveva la padella. Va’ e mettevi dell’acqua, e subito vedrai se la mente si purificarà. Mettevene anco piú, anco sarà piú netta; e quante piú volte udirai la parola di Dio, piú si nettarà la mente tua, e tanto potrai udire la parola di Dio, che la mente tua sarà tutta netta e purificata senza nulla bruttura.”


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